
Pazzesco....succedono queste cose nella città "europea" dell'expò 2015!!!
La Mezza di Vigevano rappresenta per me è una novità, tante volte avrei voluto correrla, ma la coincidenza con la Stramilano o impegni me l'hanno sempre impedito. Ho paura che dopo oggi possa diventare la mia preferita. Organizzazione, percorso, ristoro. Gli auspici e le aspettative erano per un ritocco al mio personale verso il basso, ispirato dal percorso per sentito dire veloce e piatto e per l'atmosfera di correre in posti nuovi e dai contorni fantastici.
Arrivo abbastanza presto con Pino e troviamo parcheggio facilmente, troppo facilmente e questo sarà la causa di non ricordarsi dove abbiamo parcheggiato ed alla fine faremo un altra mezza maratona per cercarla!. Ritiriamo velocemente il pettorale, ci cambiamo sugli spalti e lasciamo la borsa al deposito e siamo pronti al riscaldamento, come al solito si incontrano tanti amici e chiacchiera di qui e chiacchiera di la(la potenza di facebook) e per il riscaldamento ci sono solo pochi minuti che già sentiamo il megafono dell'organizzazione che chiama l'ingresso al campo a scaglioni, a seconda del tipo di pettorale il tutto però si svolge abbastanza tranquillamente. L'aria é freschina ma almeno non piove, buona la scelta comunque delle maniche corte con canotta sopra. Cè anche l' inno di Mameli è pur sempre la settimana del 150 anniversario dell'Unità, sparo e via! Si parte.
Abbiamo già da subito individuato il palloncino del passo 4:30/km se lo seguiamo coscenziosamente il mio PB non può scappare! ... I primi 5 km passano velocissimi, all'interno della città. Sempre suggestivo il passaggio nella splendida Piazza e all'interno del Palazzo Ducale. Molto agevolmente teniamo la media e sono tranquillo.
Si va verso il Ticino e il suo parco. C'é un vento contrario che risulterà fastidioso tra il tredicesimo e il quattordicesimo km. Mi sento bene vorrei aumentare il passo e così succede ci lasciamo dietro il Pace dei 4,30. Ai ristori molto intelligentemente sono situate le bottigliette a metà e una volta io e una volta Pino l'acchiappiamo al volo e non perdiamo tempo, la sensazione è bellissima, rispetto a Vittuone o Santa Margherita non soffro (il lavoro settimanale paga con le ripetute da 1000mt) il passo è costante e vorrei forzare mi sento bene, Pino mi trattiene ed ha ragione perchè intorno al diciasettesimo km comincio a sentire la stanchezza. E' solo una sensazione momentanea anche perchè oramai è finita sento il megafono e vedo lo stadio, guardo l'orologio ed è fatta, il miglioramento rispetto al mio PB è di un minuto circa, mi lancio in uno sprint finale e non ci posso credere...riesco a sorpassare la "mitica "Annamaria Galbani" mi era capitato solo una volta al Trofeo Montestella del 2009 per il resto non l'ho mai vista (a Vittuone lei ha fatto 1:32) arrivo sotto lo striscione e sono felice:
1:35:01
Ricevo la medaglia da graziose bambine e ci rechiamo al ristoro soddisfatti, e che ristoro ricchissimo e buonissimo! da segnalare il ricco pacco gara con canotta tecnica, calze e una confezione di buonissimo caffè!
Adesso cè la Stramilano ma questa è un altra storia.....
Troppe volte sono passato da un marchio all'altro senza apparente motivo, è vero sempre della stessa categoria A3 quindi massimo ammortizzamento, ma stavolta il connubbio è stato vincente tanto da dedicarci un post.
Di seguito ne descrivo le peculiarità prendendo a prestito le caratteristiche enunciate dal mio amico "Filippo Lo Piccolo" sul suo personalissimo blog (http://filippolopiccolo.blogspot.com/2010/04/adidas-supernova-glide-2-la-miglior.html)che condivido appieno.
Caratteristiche tecniche:
- TOMAIA
Il punto di forza della Supernova Glide 2 era rappresentato dall'enorme cura rivolto alla realizzazione dell'involucro dei nostri piedi, questo è riconfermato sulla glide3.
Si è cambiato rotta sotto molti aspetti, primo tra tutti, l'introduzione di una morbidissima tomaia a spessori e trama differenziata tecnicissima.
L'assenza di cuciture interne insieme all'inserimento del soffice Microsuede a protezione della testa dell'alluce e posizionato nella linguetta all'altezza del Collo piede rendono piacevole indossarla.
La Linguetta è stata completamente ridisegnata rispetto agli anni passati, abbandonando lo strato interno di gomma in neoprene adottando un più morbido e soffice rivestimento.
La struttura Geofit a cuciture sagomate, infine, alloggia il retropiede contenendo anatomicamente caviglia, malleoli e tendine d'achille con i più soffici materiali possibili.
Grande attenzione (e finalmente aggiungerei!) rivolta alla visibilità notturna della Snova Glide 2: grandi ed evidenti inserti in materiale rifrangente la rendono ancora più sicura ed elegante; in più il rivestimento color argento risulta di per se un'ottima scelta per chi (come me) sceglie le ore serali per andare a correre.
L'allacciatura cambia rispetto al modello precedente: le Tre Stripes restano l'inconfondibile elemento portante della fasciante Supernova Glide 2 come sulla Glide 3 ma vengono saggiamente abbandonati i passanti ai lacci che potevano arrecare pressioni dolorose nel collo piede.
Con questo accorgimento il piede resta avvolto con molta delicatezza.
- INTERSUOLA
Alla bilancia la mia Supernova Glide 3 nella misura 81/2 USA è di 340 gr.
Nell'avampiede troviamo il Cuscinetto Adiprene + (l'elastomero reattivo ed ammortizzante di Adidas) a Tutta Lunghezza che garantisce la massima protezione ad ogni impatto al suolo.
Il Tallone (dove avviene la prima fase dell'appoggio del piede a terra e conseguentemente lo scarico della maggior parte dell'energia e della spinta, pari circa a 3 volte il peso del Corridore) è protetto dalla tecnologia "dinamica" Formotion, costituita dal disco ammortizzante posizionato in mezzo all'intersuola, indipendente dal resto della scarpa, che accompagna l'azione di atterraggio del piede, disperdendo orizzontalmente gran parte del trauma da impatto.