venerdì 9 luglio 2010

A tutta birra!




Prendo in prestito quanto descritto da un altro blogger riveduto e corretto per come l'ho vissuta io...(spero mi perdoni)in quanto molte sensazioni sono le medesime:

ieri sera a S.Martino di Bareggio (MI) si è disputata una delle serali più caratteristiche del milanese, la “San Martìn in mès i cùrt”.
Al ritrovo gli atleti scalpitanti erano davvero tantissimi; non ho i numeri precisi ma a naso superavano il migliaio;
Ottima, come sempre, l’organizzazione dei ragazzi di San Martino. Precise le segnalazioni per raggiungere il ritrovo e parcheggiare; percorso di 5Km ben misurato e presidiato da personale ad ogni passaggio; buoni i servizi al ritrovo; ottimo e ben gestito il ristoro finale con pizzette, focacce, torte buonissime, acqua e menta freschissima ed anguria da paciugare! Anche gli ultimi hanno potuto trovare i tavoli ancora riccamente imbanditi. Con soli 3 euro di iscrizione ti davano un sacchetto con 1kg di riso, bottiglietta d’acqua e vari gadget.
Ed al posto del cartellino o del pettorale ti davano un bel … bavaglino! Qualcuno lo ha usato come … perizoma (per furtùna cunt sòta i braghìt)!
Ma la caratteristica che rende unica questa corsa è il percorso molto particolare. Infatti passa attraverso molte delle vecchie corti lombarde che non sono andate distrutte.
Dopo avere attraversato la statale in gruppo si entra nella curta granda dove nel mezzo sono rimasti gli edifici che una volta venivano utilizzati come pollai e conigliere, il forno per cuocere il pane ed al nùmer cènt vale a dire … il cesso in comune! Dopo un tratto di sterrato in mès al marengùn si torna in paese e dal 3° km inizia la parte migliore; con uno zigzagare tra corti e cortili; svoltato l’angolo vi sembra di entrare in casa di qualcuno “O Signùr ‘o sbaglià strada!” Ma la vegèta setàda in sù la cardrèga fòera da l’ùsch vi farà segno “Da chì, se pàsa da chì” sorridendo sotto i baffetti cuntenta da vidè inscì tanti bej giuinòtt …
Dopo avere riattraversato la statale, se non siete tra i più veloci vi toccherà aspettare il semaforo verde, si passa dalla strècia, un passaggio dove se avete le spalle larghe dovete mettervi di traverso ed abbassare la testa perché ociù a la crapa …
Insomma niente di veloce, ma un vero spasso dove vi sembra di correre … facendo un tuffo nel passato.
Dal canto mio ho cercato di prendere il mio ritmo ma il primo km è stato veramente troppo affollato poi i successivi 4 sono stati fatti alla massima velocità.
Niente di competitivo e meno male, non oso pensare alla bagarre che si sarebbe creata negli angusti spazi all'interno dei cortili.
Per chi ha deciso di stare a casa posso solo dire che ha perso una bella occasione per godere di una bella serata!!!

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